giovedì 21 settembre 2017

A volte ritornano di Stephen King

È il 1978, e in America viene pubblicato A volte ritornano.

È la prima raccolta di racconti di uno degli scrittori più produttivi di sempre, Stephen King. 

Stephen King è uno scrittore nato nel 1947 a Portland, nel Maine. Oltre ad essere definito il re dell’orrore, ha alle spalle una lunga e facoltosa carriera che gli ha permesso di collaborare con artisti del calibro di Stanley Kubrick e Brian De Palma. 
Nel 2014, riceve dal presidente degli Stati Uniti d’America la National Medal of Arts per il suo contributo alla letteratura americana.
In Italia la maggior parte dei suoi lavori sono pubblicati dalla casa editrice Sperling&Kupfer e il traduttore delle sue ultime opere è Giovanni Arduino.

Edita per la prima volta nel 1978 con il titolo originale Night Shift, questa raccolta arrivò in Italia soltanto nel 1981 al seguito di Carrie , Le notti di Salem e Shining (pubblicato inizialmente come Una splendida festa di morte), romanzi che fecero ottenere allo scrittore un notevole successo anche oltreoceano.
Ad oggi A volte ritornano è un’opera pubblicata dalla casa editrice Bompiani esclusivamente in edizione tascabile (non esiste la versione digitale) con la traduzione di Hilia Brinis. Il suo prezzo di copertina è di undici euro.

Questa raccolta contiene i primi racconti dell’autore già apparsi in precedenza in alcune riviste americane in voga a quei tempi.

Ecco i titoli:

Jerusalem's Lot
Charles Boone e Calvin McCann si trasferiscono in una vecchia abitazione situata nei pressi di Chapelwaite. Ben presto Charles scoprirà che la casa, di proprietà di un suo cugino, è conosciuta in tutta la città per essere maledetta.

Secondo turno di notte
Un dipendente di uno stabilimento tessile viene arruolato dal suo odioso capo per sgombrare assieme ad altri suoi colleghi alcune stanze dello stabile ormai dimenticate da tempo. Quello che trovano, coglie loro completamente impreparati.

Risacca notturna
In un mondo post apocalittico, un gruppo di ragazzi si dice immune al virus che ha sterminato la maggior parte della popolazione mondiale. Quando tutto sembra esser andato per il peggio, alcuni di loro incominciano a soffrire dei sintomi del virus…

Io sono la porta
Di ritorno da una spedizione nello spazio, un astronauta scopre di essere infetto da una malattia che gli fa nascere occhi su tutta la superficie del corpo. Queste escrescenze, nate inizialmente sulle mani, non sono solo difficili da debellare, ma svolgono anche la funzione di “porta” verso il mondo che noi tutti conosciamo. 

Il compressore
In una lavanderia di una città americana come tante, un agente di polizia indaga su quello che sembra essere un compressore posseduto. Incredulo, si ritroverà a dover esorcizzare un demone.

Il Baubau
Un uomo racconta al suo psichiatra del Baubau, il mostro che secondo lui avrebbe ucciso i suoi figli. Il medico scoprirà a sue spese che il Baubau non è soltanto immaginazione, ma pura realtà. 

Materia grigia
Durante una furiosa nevicata, il figlio di Richie Grenadine entra in una locanda dove trova alcuni ex colleghi del padre ormai disabile. Per quella che sembra essere un’emergenza di poco conto, il padrone del locale e altri ex colleghi, vanno da Richie, che si mostrerà loro per quello che è ormai diventato.

Campo di battaglia
Renshaw torna nella sua stanza d’hotel e ad aspettarlo, trova un pacchetto misterioso contenente un G. I. Joe Vietnam Footlocker. Ad un tratto i soldatini prendono vita ed incominciano ad attaccarlo. Lui, stupito, reagisce come può.

Camion
Quando camion e autoarticolati prendono vita improvvisandosi spietate macchine di morte, un gruppo di sconosciuti si rifugia in una locanda sul ciglio dell’autostrada. 

A volte ritornano
Jim è un professore di liceo e nonostante siano passati diversi anni, ancora si rammarica di quello che era capitato a suo fratello quando un inaspettato confronto con alcuni bulli era sfociato in tragedia e suo fratello era rimasto ucciso. I bulli morirono in un incidente stradale poco dopo, facendo diventare lui l’unico superstite di quell'orribile giornata. 
Da un giorno all'altro, i suoi alunni incominciano a morire in circostanze molto strane; ben presto si accorge che i nuovi arrivati hanno visi inspiegabilmente simili ai bulli che lo avevano tormentato durante l’adolescenza.

Primavera da fragole
Prima edizione americana, Doubleday 1978
(foto presa da internet)
Il protagonista racconta di aver visto sui giornali il nome Springheel Jack per la prima volta dopo anni. Ricorda i suoi tempi al college soffermandosi sul periodo della primavera da fragole del 1968. Durante questa primavera “sbagliata”, una fitta nebbia divorò il college permettendo a Springheel Jack di mietere vittime. Davanti a un serial killer così freddo e spietato che non aveva mai lasciato tracce del suo passaggio se non i suoi cadaveri, il protagonista si domanda quale fosse il suo ruolo in tutto questo.

Il cornicione
Norris, intento a dare una bella lezione all’amante di sua moglie Marcia, scopre di aver davanti un crudele uomo grande appassionato di scommesse e dedito alla malavita. Questo, al posto di freddarlo sul momento, gli propone una sfida.

La falciatrice
A seguito di un brutta esperienza con un giovane giardiniere, Harold Parkette ingaggia la Pastoral Greenery and Outdoor Services Inc. Ad arrivare nel suo giardino è un uomo che fin da subito gli fa una buona impressione. A destabilizzare Harold, è la visione della falciatrice che muovendosi da sola, taglia il prato al posto del giardiniere. Questo, al seguito della falciatrice, gattona senza alcun vestito.

Quitters, Inc.
Il protagonista del racconto è un tale che vuole smettere di fumare. Un conoscente ex fumatore, gli consiglia la Quitters, Inc, una ditta per fumatori volenterosi di smettere, con una percentuale di successo che sfiora il 100%. Incuriosito e deciso a smettere immediatamente, decide quindi di prendere appuntamento negli uffici della ditta, dove un dottore gli esporrà i loro metodi “non convenzionali”. 

So di che cosa hai bisogno
Quando Ed Hamner parla per la prima volta a Elizabeth Rogan, lei non sa bene cosa aspettarsi. È incuriosita dal ragazzo che si è appena intrufolato all’interno della sua vita, spinta forse dalla faccia decisamente familiare. So di che cosa hai bisogno, le ripete ogni volta che si vedono, e infatti sembrerebbe aver ragione. 

I figli del grano
Una coppia attraversa in macchina le strade del Nebraska. Proprio nel bel mezzo di una litigata, l'auto investe un bambino; lo caricano, e dopo essersi consultati, decidono di portarlo alla prima stazione di polizia sulla loro strada. Arrivano fino ad un piccolo paesino in mezzo ai campi di grano che inizialmente sembra disabitato, ma che in seguito scoprono essere il rifugio di un gruppo di bambini devoti alla figura di “Colui che cammina dietro i filari”.

L'ultimo piolo
Nelle prime frasi del racconto si scopre che la sorella del narratore si è suicidata buttandosi da un palazzo molto alto. Il narratore, nonché protagonista, oppresso dai sentimenti contrastanti e dall'onnipresente rimorso, racconta di quando erano bambini e di come lui le aveva salvato la vita in un episodio simile. Il suo più grande rimorso è di non esserci riuscito una seconda volta. 

L'uomo che amava i fiori
Un giovane apparentemente innocuo cammina salutando i passanti per le strade di New York. Si ferma ad acquistare un mazzo di fiori per la sua ragazza. Le persone intorno a lui sono contagiate dal suo buon umore, quasi ammaliate. Un colpo di scena trasforma l'atmosfera felice di questo racconto in un teatro di violenza e follia.

Il bicchiere della staffa
Rinchiusi in un locale e separati dalla bufera solamente dalla porta, il protagonista del racconto beve e chiacchiera assieme all’amico Took. Ad un certo punto, a movimentare la serata è un uomo che entra nella locanda stremato. Questo, chiede loro di aiutarlo a salvare la moglie e la figlia bloccate con la macchina a qualche chilometro di distanza. Il turista sprovveduto, se inizialmente non capisce il perché i due indigeni abbiano così tanta paura di uscire, lo fa quando rivede il resto della sua famiglia…

La donna nella stanza
Il protagonista di questo racconto, assiste la madre nei suoi ultimi giorni di vita interrogandosi se porre fine o no ai suoi laceranti dolori.


Nonostante i racconti contenuti in questa raccolta non siano i primi che leggo di quest’autore, ammetto di essere rimasto piacevolmente sorpreso. Di Stephen King ho letto qualche raccolta ma principalmente romanzi, e devo ammettere che per quanto alcuni siano indimenticabili, in pochi ho trovato lo stesso mordente percepito in A volte ritornano.
Qui ovviamente l’autore utilizza uno stile narrativo diverso, adatto ai racconti e non ai romanzi, ma allo stesso tempo simile. Come un abile pasticcere, riesce a dosare le parole creando racconti brevi in grado si scalzare dal podio storie di diverse centinaia di pagine. Trova il giusto equilibrio tra il dolce e l’amaro, dosa il romanticismo e la violenza. 
Nonostante alcuni racconti siano molto corti e altri decisamente più lunghi, vi garantisco che vi affezionerete in ugual misura a tutti i personaggi. A Charles Bone e a Calvin McCann, a Renshaw e al Jim del racconto A volte ritornano; proverete sgomento davanti al ragazzo protagoniste de L’uomo che amava i fiori e tratterrete il respiro durante I figli del grano. L’intera raccolta vi farà provare le emozioni più disparate; amore e odio, paura e tristezza, e una dose davvero massiccia di inquietudine. 


In questa prima raccolta, Stephen King si dimostra un abile scrittore di racconti. In A volte ritornano troviamo tanti piccoli capolavori, tra tutti: L’uomo che amava i fiori, il figli del grano, il cornicione, primavera di fragole e l'omonimo racconto che da il titolo al volume.

Consigliato caldamente,

Parola di lettore.

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