lunedì 5 dicembre 2016

Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi

Vi consiglio un libro:

DENTRO SOFFIA IL VENTO di Francesca Diotallevi

Francesca Diotallevi è una scrittrice italiana milanese classe '85 laureata in scienze dei beni culturali. “Dentro soffia il vento” è un sua opera pubblicata da Neri Pozza Editore nonché vincitrice del Premio Neri Pozza – fondazione Pini – circolo dei lettori.
Oltre al prequel di questo romanzo “Le grand diable” pubblicato esclusivamente in ebook, troviamo in libreria l’opera d'esordio “Le stanze buie” (Ugo Mursia Editore, 2013) e “Amadeo Je t'aime” (Mondadori Elceta storie, 2015).

È da poco finita la prima guerra mondiale, ci troviamo in una valle valdostana. Don Agape, partito da Roma per risolvere la sua crisi di vocazione, arriva nel comune di Saint Rhémy.
Qui conosce padre Jaques, che non può fare a meno di mostrarsi scocciato e scontroso verso lo sconosciuto, qualità che il don nota essere cementata anche nel resto della comunità. In poco tempo fa conoscenza con tutta la popolazione, in particolar modo con il maestro Lucien, sua moglie, e la famiglia Rosset; a tal proposito si ritrova a parlare con Yann, il fratello del defunto Raphaël, con il quale avvista a poca distanza una figura dal colore rosso, che don Agape scambia innocuamente per una volpe ma che in realtà è una ragazza di nome Fiamma. Rimane particolarmente colpito dallo sguardo di Yann nei confronti di questa. Infatti sembra al contempo attratto e disgustato. È una valanga a riportare in vita vecchi accadimenti, ed è compito di don Agape tenere insieme la comunità, già da tempo sfaldata.

Dentro soffia il vento” è diviso in capitoli narrati dal punto di vista dei tre personaggi principali: don Agape, Yann e Fiamma.
Assieme a Fiamma, la ragazza considerata dal resto della popolazione una strega da temere e da cui stare lontano, don Agape è colui che al suo arrivo smuove la tranquillità di Saint Rhémy. Rappresenta la figura del riscatto, un uomo che nonostante la sua fede vacillante ha deciso di lasciare il suo nido e partire per un posto sperduto dove poter creare una sua comunità. Nel borgo di Saint Rhémy non trova però quello che si aspettava, ma molto di più. Con una forza di volontà da ammirare, alla fine riesce a riunire tutta la popolazione e fare venire a galla e risolvere vecchi problemi che inevitabilmente stravolgevano ancora il quotidiano.
L’autrice, giovanissima, sa scrivere e lo fa divinamente, facendo arrivare il lettore a fine romanzo in un batter d’occhio. Anche qui, come nei migliori romanzi, si crea un legame tra lettore e personaggi, in particolar modo viene a crearsi un’empatia nei confronti di Fiamma. È un romanzo sotto certi aspetti crudele e spietato verso i personaggi, dove in appena duecentoventi pagine si crea un intreccio di paura, attrazione, e religione. Sono questi elementi ad incrociarsi in un’ambientazione rurale, dando così vita ad una storia mai vista prima d’ora.

Libro consigliatissimo,
Parola di Lettore.


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