domenica 5 novembre 2017

Il museo dei pesci morti di Charles D’Ambrosio

Charles D’Ambrosio è uno scrittore americano nato nel 1958 a Seattle, nello stato di Washington. Le sue tre raccolte di racconti sono pubblicate dalla casa editrice italiana Minimum Fax: dal suo volume d’esordio Il suo vero nome, pubblicato nel 2014, l’autore ha pubblicato Il museo dei pesci morti(2014) e Perdersi(2016), volume uscito in libreria solamente lo scorso novembre.

Il museo dei pesci morti è la seconda raccolta di racconti di Charles D’Ambrosio. Pubblicata nel 2006 con il titolo originale The Dead Fish Museum, arriva in Italia nel settembre 2014 per la casa editrice Minimum Fax con la traduzione di Martina Testa. Conta 246 pagine e raccoglie otto racconti brevi già comparsi nelle riviste americane The New Yorker, A Public Space, Zoetrope: All-Story, in un arco di tempo compreso tra il 2003 e il 2006. 

In ordine:
Lo Spartiacque Alto
Drummond e Figlio
Sceneggiatore
Su al Nord
Lo schema generale delle cose
Il museo dei pesci morti
Preghiera
Il gioco delle ossa

Questi otto racconti sono completamente diversi tra loro, e l’unico elemento comune è il paesaggio nel quale i personaggi operano. Le storie si svolgono per lo più nel diorama di un’America povera e decadente, diversa da quella che quasi tutti i giorni vediamo in televisione; L’autore c’è nato e cresciuto, la conosce molto bene, e nelle sue storie la rappresenta con meticolosità quasi scientifica.
I personaggi appartengono alla classe sociale medio-bassa, sono per lo più persone comuni, con i propri problemi, spesso anche gravi.

D’Ambrosio è uno dei migliori scrittori contemporanei di racconti. Nelle storie contenute all’interno de Il museo dei pesci morti, modella frammenti di vita quotidiana trasformandoli in qualcosa di più, qualcosa di straordinario da cui il lettore non può fare a meno di sentirsi attratto: ci si ritroverà a provare empatia per Drummond e suo figlio, si conoscerà un falegname incaricato di costruire e poi distruggere il set di un film porno, o a sparare alle bottiglie di latte con i protagonisti de Il gioco delle ossa.
Una delle mie raccolte di racconti preferite.

Consigliato, 

Parola di lettore.

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