domenica 20 agosto 2017

Stoner di John Williams

John E. Williams è stato uno scrittore e professore di inglese americano vissuto dal 1922 al 1994. Nella sua vita ha pubblicato quattro romanzi, in ordine cronologico: Nulla, solo la notte (1948), Butcher’s crossing (1960), Stoner (1965) e Augustus (1972), con il quale nel 1974 vinse il National Book Award.
In Italia i primi tre romanzi sono pubblicati da diverso tempo da Fazi Editore con la traduzione di Stefano Tummolini, mentre Augustus è di prossima pubblicazione.

In libreria è possibile trovare Stoner in edizione rilegata al prezzo di 17,50 euro o nella più recente edizione in brossura a 15 euro.
A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l’amore non è un fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un’altra.

Williams Stoner nasce da una famiglia di contadini del Missouri e trascorre tutta la sua vita a pochi chilometri di distanza dalla cittadina natale. Incominciata l’università nella facoltà di agraria si accorge di provare un’attrazione spropositata per la letteratura, così dopo qualche tempo decide di cambiare corso. La sua passione e la sua dedizione lo portano ad ottenere il posto fisso prima come lettore, poi come professore, professione che lascerà solamente alla sua morte. 
Intanto la sua triste e noiosa vita continua imperterrita; ha pochi amici, il matrimonio su cui aveva riposto mille speranze si rivela un fallimento, e per di più un collega fa di tutto per indispettirlo. Stoner si chiude in sé stesso trovando soddisfazione solamente nelle parole contenute nei libri che legge e nell’insegnamento.

Entrambi erano molto timidi e si conobbero lentamente, con cautela. Si avvicinavano e poi si allontanavano, si toccavano e si ritraevano immediatamente, per paura du imporsi l’uno all’altra più di quanto non fosse desiderato. Giorno dopo giorno, ogni riserva tra di loro si sciolse e alla fine, come ogni persona timida, si  aprirono l’un l’altra senza più difese, fino a sentirsi perfettamente a loro agio.

John E. Williams con un personaggio monotono è riuscito a dare vita ad uno dei romanzi più importanti e discussi degli ultimi anni, un vero e proprio caso letterario che sicuramente non ha nulla da invidiare a tanti altri capolavori contemporanei. Benché la trama possa sembrare banale e noiosa al punto da far passare la voglia di prendere in mano il libro e leggerlo, attraverso la sua prosa lo scrittore riesce a rendere Stoner e la sua noiosa vita qualcosa di magnifico.


Il protagonista del romanzo vede l’università come se fosse un vero e proprio rifugio dal mondo esterno, in un contesto storico solcato dalle due guerre mondiali che come racconta nel testo, fecero sì che in università ci fossero grandi cambiamenti. Stoner usa l’università per ripararsi dall’insoddisfacente e spesso umiliante vita domestica, dove la moglie lo spodesta dal suo ufficio costringendolo a dormire sul divano, fa di tutto per farlo sentire a disagio e dove, sempre a causa della moglie, non può permettersi di avere un legame troppo stretto con la sua unica figlia.
Sotto la superficie del romanzo, infinite storie si intrecciano alla semplice e noiosa vita del protagonista, alcune fermandosi per diverse pagine, altre sfiorandola solamente. Mi viene da pensare a David Masters, un brillante ragazzo che muore durante il primo conflitto mondiale e che nonostante accompagni Stoner per poche pagine nei suoi primi tempi all'università, continuerà inesorabilmente e inconsciamente ad avere una parte nella sua vita anche a distanza di diversi anni; oppure a Catherine, un'insegnante che intreccerà il suo filo rosso con quello di Stoner diventando un tutt’uno con lui. 

È un must della lettura americana, un romanzo come pochi che nella sua semplicità stupisce chiunque. Sempre.

Consigliato, 
Parola di lettore.