domenica 4 giugno 2017

Slumberland di Paul Beatty

Paul Beatty è uno scrittore americano nato nel 1962 a Los Angeles. Ha studiato psicologia e scrittura creativa in due delle università più facoltose degli USA ed è autore di quattro romanzi e di numerose poesie. 
Nel 2016 ha vinto il Man Booker Prize con il suo ultimo ed eclatante romanzo «Lo schiavista». 
Slumberland è uscito in America nel 2008 e due anni più tardi in Italia pubblicato dalla casa editrice Fazi. Al momento è in libreria in una nuovissima edizione della collana Le strade con la traduzione di Silvia Castoldi.

Berlino, 1989. 
Partito da Los Angeles da un giorno all’altro, Dj Darky arriva in città alla ricerca di una leggenda del DJing underground: Charles Stone, soprannominato Schwa. Si fa assumere presso lo Slumberland, un locale frequentato da soli neri dove svolge la mansione da lui inventata del “Jukebox sommelier”. Assiste alla caduta del muro che divide in due parti la città e man mano che i giorni passano, si immedesima sempre più nell’ambiente che lo circonda fatto di contraddizioni e bizzarrie; cose che in breve tempo entrano a far parte della sua routine quotidiana. Studia il carattere tedesco soffermandosi maggiormente sulla fisionomia delle donne. Tra un disco e un’amante, continua la sua spassionata ricerca di un uomo che sembra ormai aver perso ogni contatto con il resto del mondo. 
Se dovessi consigliare un romanziere dall’innato senso dell'umorismo allora consiglierei senza pensarci due volte Paul Beatty. Nel romanzo è già presente il senso di spiccata autoironia che lo contraddistingue nell suo «Lo schiavista». 
Lo scrittore anche questa volta come nella sua ultima fatica, stuzzica i lettori giocando con “l’essere neri” e cambiando le variabili di una situazione storica di per sé delicata, ottenendo così una storia bizzarra quanto realistica. Racconta in maniera ineccepibile le avventure di Dj Darky con i diversi personaggi che incontra sul suo percorso. Dal nazifascista con il quale fa amicizia suonando ad un raduno contro i neri, al suo rapporto con una collega del bar. Le pagine di Slumberland, proprio come le stanze dell’omonimo locale berlinese, sono colme di musica Jazz e riferimenti ai più disparati generi musicali che fanno di questo libro non solo un perfetto candidato per una lettura intelligente ma anche per una lettura per tutti i musicofili. 
È un libro che mi ha tenuto incollato alle sue pagine dall’inizio alla fine e che ho amato. Una vera e propria perla in un mare di sabbia. 

Consigliato, 
Parola di lettore.