Vi
consiglio un libro:
DENTRO
SOFFIA IL VENTO di Francesca Diotallevi
Francesca
Diotallevi è una scrittrice italiana milanese classe '85 laureata in
scienze dei beni culturali. “Dentro soffia il vento” è un sua
opera pubblicata da Neri Pozza Editore nonché vincitrice del Premio
Neri Pozza – fondazione Pini
– circolo dei lettori.
Oltre
al prequel di questo romanzo “Le grand diable” pubblicato
esclusivamente in ebook, troviamo in libreria l’opera d'esordio “Le
stanze buie” (Ugo Mursia Editore, 2013) e “Amadeo Je t'aime”
(Mondadori Elceta storie, 2015).
È
da poco finita la prima guerra mondiale, ci troviamo in una valle
valdostana. Don Agape, partito da Roma per risolvere la sua crisi di
vocazione, arriva nel comune di Saint Rhémy.
Qui
conosce padre Jaques, che non può fare a meno di mostrarsi scocciato
e scontroso verso lo sconosciuto, qualità che il don nota essere
cementata anche nel resto della comunità. In poco tempo fa
conoscenza con tutta la popolazione, in particolar modo con il
maestro Lucien, sua moglie, e la famiglia Rosset; a tal proposito si
ritrova a parlare con Yann, il fratello del defunto Raphaël, con il
quale avvista a poca distanza una figura dal colore rosso, che don
Agape scambia innocuamente per una volpe ma che in realtà è una
ragazza di nome Fiamma. Rimane particolarmente colpito dallo sguardo
di Yann nei confronti di questa. Infatti sembra al contempo attratto
e disgustato. È una valanga a riportare in vita vecchi accadimenti, ed
è compito di don Agape tenere insieme la comunità, già da tempo
sfaldata.
“Dentro
soffia il vento” è diviso in capitoli narrati dal punto di vista
dei tre personaggi principali: don Agape, Yann e Fiamma.
Assieme
a Fiamma, la ragazza considerata dal resto della popolazione una
strega da temere e
da cui
stare lontano, don
Agape
è colui
che al suo arrivo
smuove la tranquillità
di Saint Rhémy.
Rappresenta
la figura del riscatto, un uomo che nonostante la sua fede vacillante
ha deciso di lasciare il suo nido e partire per
un posto sperduto dove poter
creare una sua
comunità. Nel
borgo di Saint Rhémy non trova però quello che si aspettava, ma
molto di più. Con una forza di volontà da ammirare, alla fine
riesce a riunire tutta la popolazione e fare venire a galla e
risolvere vecchi
problemi
che inevitabilmente stravolgevano ancora
il quotidiano.
L’autrice,
giovanissima, sa scrivere e lo fa divinamente, facendo arrivare il
lettore a fine romanzo in un batter d’occhio. Anche qui,
come nei migliori romanzi, si crea un legame tra lettore e
personaggi, in particolar modo viene a crearsi un’empatia nei
confronti di Fiamma. È un romanzo sotto certi aspetti crudele e
spietato verso i personaggi, dove in appena duecentoventi pagine si
crea un intreccio di paura, attrazione,
e religione. Sono
questi elementi ad
incrociarsi in
un’ambientazione rurale, dando
così vita ad una
storia mai vista prima d’ora.
Libro
consigliatissimo,
Parola
di Lettore.
Nessun commento:
Posta un commento