domenica 26 febbraio 2017

Poesia contemporanea: La giovane Rupi Kaur



i’ve had sex she said,

but i don’t know

what making love

feels like

https://www.rupikaur.com/wp-content/uploads/2015/09/IMG_74141.jpg
www.rupikaur.com
lei è rupi kaur. è nata nel 1992 in india e da piccola si è trasferita in canada dove vive tutt’ora. nel 2014 ha pubblicato “milk and honey”, una raccolta di poesie corredate dai suoi disegni che ha spopolato sul web facendo il giro del mondo e diventando in breve tempo un new york times bestseller.
come artista rupi kaur ha sempre utilizzato diversi mezzi per esprimere la propria arte, e oltre alle poesie e ai disegni, è possibile trovare alcuni suoi scatti nel suo blog personale.

l’opera è divisa in quattro macrocapitoli tematici: the hurting, the loving, the braking e the healing.

in ognuno di questi la giovane scrittrice raccoglie le poesie accompagnandole con suoi disegni. le sue poesie sono concise, semplici e dure. non usa mezzi termini per raccontare di se stessa in quanto donna e essere umano, ma per quanto ben strutturate, alcune poesie risultano spesso simili e addirittura banali.
nonostante ciò, quello che mi piace di quest’opera è il suo senso di interezza. è un progetto tangibile che ha un inizio e una fine ed è possibile assistere ad un processo di ricostruzione dell’autrice, dal capitolo the hurting alla conclusione the healing.


my favourte thing about you is your smell

you smell like

earth

herbs

gardens

a little more

human than the rest of us


leggendo le prime pagine salta all’occhio l’assenza di lettere maiuscole. rupi ci spiega il perchè nel suo blog, dove racconta di non essere in grado di scrivere nella sua lingua madre, il punjabi, una lingua usata in India scritta con un alfabeto totalmente privo di maiuscole, il gurmukhi. l’autrice spiega di aver voluto mantenere questa caratteristica sia per ragioni affettive, sia per il senso di regolarità che questa da al testo stampato. 
 

she is water

soft enough
to offer life
tough enough
to drown it away



in conclusione "milk and honey" è molto di più di una raccolta di poesie. è il progetto di una vita; conivolge diverse tematiche che l’autrice sa trattare con sensibilità ma allo stesso tempo con forza.
nonostante in rete ci siano molte discussioni sullo stile poetico e i contenuti di quest’opera, tutto sommato a me è piaciuta molto nonostante sia un tipo di lettura che non affronto spesso. è davvero difficile non apprezzare la semplicità con cui una ragazza di 24 anni narra di sé e dell’essere donna.

consigliato, 

parola di lettore.

our backs
tell stories
no books have
to spine to
carry
- women of color


giovedì 16 febbraio 2017

Non sei mica il mondo di Raphaël Geffray


Assieme a “L’uomo montagna” la Tunué mi ha spedito anche “Non sei mica il mondo” di Raphaël Geffray, graphic novel francese tradotta da Stefano Andrea Cresti.
Dal titolo originale C’est pas toi le monde, Non sei mica il mondo è pubblicata dalla casa editrice Tunué all’interno della collana Tipitondi, una raccolta di graphic novels indirizzata in particolar modo ai lettori più giovani.

 
Viene narrata una parte importante della vita di un ragazzino difficile, Bené, che nonostante la sua età non sa ancora controllare la rabbia e presenta diverse lacune didattiche. A causa della sua violenza fino a questo momento non ha fatto altro che rimbalzare da una scuola all’altra e gli insegnanti lo hanno sempre definito una “causa persa”.
Nell'ennesima scuola in cui la madre lo iscrive, in quella che è chiamata “scuola dei colori”, Benè conosce un’insegnante diversa dalle altre e che in breve tempo diventa una figura importante per la sua crescita. È infatti lei l’unica alla quale Bené fa affidamento. Finalmente riesce ad istruirlo, rendendolo volta per volta più tranquillo e sereno.

Fin dalle prime pagine della graphic novel, l’elemento di spicco a mio parere è la dinamicità delle illustrazioni. A seconda delle scene si intercambiano due tipologie di stile, entrambi magnifici. Conta 189 pagine, tutte a bianco e nero, che a mio parere rappresentano un pregio pensando alla storia trattata. 
Trovo che quest’opera sia indirizzata maggiormente ad un pubblico più adulto in grado di comprenderne i vari significati. Il tema universale trattato in questa graphic novel è il disagio adolescenziale del protgagonista, che in un susseguirsi di vicende, riesce ad uscire dalla sua bolla e vivere così un’esistenza normale.
È una storia cruda, pesante ma allo stesso tempo “vera” e commuovente.

Consigliato,
parola di lettore.

mercoledì 15 febbraio 2017

L'uomo montagna di Gauthier e Fléchais


Oggi sono qui per parlarvi di una graphic novel francese pubblicata da pochissimi giorni dalla casa editrice Tunué e tradotta da Stefano Andrea Cresti. 
 
L’uomo montagna, è una graphic-novel sceneggiata da Séverine Gauthier e illusrtrata da Amélie Fléchais. Nonostante conti poco più di una quarantina di pagine e sia parte della collana per ragazzi “Tipitondi”, ho trovato la storia struggente e allo stesso tempo poetica e felice.

Si parla di un bambino e di suo nonno, che affranto, non è più in grado di viaggiare a causa delle grandi montagne che gli sono cresciute sulla schiena. Il nipote vorrebbe accompagnarlo per il suo ultimo lungo viaggio, ma non può. Così, da solo, si mette in cammino verso la vetta della montagna più alta con l'obbiettivo di trovare il vento, l’unico realmente in grado di alleggerire il carico dell’amato nonno.


Le radici sono ciò che fa sì che io sia a casa, qui, e che mi ci senta bene. Sono ciò che mi rende forte e che mi fa resistere al soffio del vento. Sono ciò che mi rende un albero, ma sono anche il motivo per cui mi piace essere un albero.



L’uomo montagna è una di quelle opere nate non solo per intrattenere ma anche per insegnare. Nonostante sia indicato per un pubblico giovane (sulla copertina c’è scritto “per lettori 8+”), non ha nulla da invidiare ad altre graphic novel blasonate e sempre sulla bocca di tutti.
Lungo il viaggio il bambino stringe amicizia con un albero che gli parla delle sue radici,incontra un gruppo di simpatici sassi che scendono a valle per non risalire mai più, ed infine trova sul cammino uno stambecco che lo aiuta a raggiungere la cima della montagna. 
 
Assieme al vento il bambino scende a valle alla ricerca del nonno, che però non trova. Qui capisce che ci sono viaggi impossibili da rimandare e che vanno affrontati da soli. Si accorge inoltre di aver trovato un luogo che gli ricorda casa, dove decide di stabilirsi e piantare le radici.  
Oltre alla storia, non ho potuto fare a meno di apprezzare anche i colori e lo stile delle tavole che fanno di questa graphic-novel un piccolo gioiello.  

È un'opera dolce e intima. Certamente vi stupirà.

Spero di avervi incuriosito. Nel caso cliccate qui per una breve anteprima.

Parola di lettore. 

domenica 5 febbraio 2017

La luce smeraldo nell'aria di Donald Antrim



Lei gli urlò: – ma come fai a essere sempre un così gran bell’uomo? – e lui s’innamorò ancora.

Foto presa dal The New Yorker
Donald Antrim è uno scrittore americano nato in Florida nel 1958. Nel 1999 il giornale The New Yorker lo ha incluso fra i “venti scrittori per il nuovo secolo”.
I suoi romanzi (Votate Robinson per un mondo migliore, i cento fratelli, il verificazionista) sono pubblicati dal 2002 dalla casa editrice Minimum Fax, mentre La vita dopo e la raccolta di racconti La luce smeraldo nell’aria sono pubblicati dall’editore Giulio Einaudi.

Uscito in America nel 2014 con il titolo “The Emerald light in the air”, l’opera La luce smeraldo nell’aria è arrivata in Italia due anni dopo pubblicata da Einaudi con la traduzione di Cristiana Mennella. È composta da sette racconti pubblicati per la prima volta sulla rivista The New Yorker dal 1999 al 2014. Sono raccolti in ordine di uscita in modo che il lettore possa cogliere ed assaporare la crescita che l’autore ha compiuto in questi quindici anni.

Avevano preso un treno per Venezia e girato al freddo per una settimana, scovando chiese e palazzi e vagando per le Gallerie dell’Accademia, dove erano rimasti incantati, sia pure per motivi diversi, dal Ratto di Europa. Julia si era emozionata davanti all’’incontro in lontananza fra le nubi e il mare nell’angolo destro del quadro, mentre Billy si era fissato sull’enorme massa nuvolosa a sinistra, un vortice rosa e grigio.

Un attore si prepara
Reginald Barry, giovane preside e docente del Barry College, si trova a dover dirigere l’allestimento commemorativo in onore del suo trisnonno fondatore. Ma tutto, già dalle prime prove, gli sfugge di mano.
Stagno con fango
Patrick Rouse e il suo figliastro si trovano sul loro tragitto verso lo zoo quando scorgono lungo la strada il padre del bambino, violinista alcolizzato. Assieme a lui, finiscono per passare il pomeriggio non allo zoo ma all’interno di uno squallido locale dove i due adulti si ubriacano davanti al piccolo.
Consolazione
Jennifer e Christoper hanno tanto quanto nulla in comune. Entrambi hanno un passato burrascoso e al momento vivono con dei coinquilini troppo invadenti; così per stare insieme, bere e fare l’amore, sono costretti a vedersi nelle case dei loro amici quando questi non sono in città.
Ancora Manhattan
Mentre sua moglie Kate cerca in tutti i modi di interrompere la sua relazione segreta con Elliot, Jim ha difficoltà a pagare il bouquet che voleva portarle per sorprenderla, così finisce per farsi prendere dal panico.
Lui sapeva
Una coppia dipendente dai farmaci va a fare lo shopping quotidiano tra le strade più rinomate della città, dove inevitabilmente finisce per avere un burrascoso litigio.
Da quando
Jonathan, a una festa di presentazione di un rinomato quanto cafone scrittore,  fa arrabbiare la sua compagna tirando costantemente in ballo l’ex di nome Rachel. Ma è a causa della loro ricerca insistente di un paio di sigarette, che terminano la serata tra balli, nuove amicizie, diversi drink, uno spinello e una proposta di matrimonio.
La luce smeraldo nell’aria
Billy, in meno di un anno aveva perso tutta la sua famiglia, compreso l’amore della sua vita Julia. Attraverso una serie di coincidenze, finisce in una casa di contadini dove c’è una donna in fin di vita. I suoi famigliari chiedono il suo aiuto, così lui decide di dividere con la donna i farmaci con cui cura i problemi mentali, alleviando così il suo trapasso.

Spinto dalle centinaia di commenti positivi e da chi ha definito Antrim “il Calvino americano”, ho voluto approcciarmi a questo autore con la sua unica raccolta di racconti. Ho divorato La luce smeraldo nell’aria in pochissimo tempo, e più mi avvicinavo all’ultima pagina del libro più capivo che non mi trovavo davanti ad uno scrittore qualunque, ma a uno di quelli che sa il fatto suo.
Questi racconti sono terribilmente attuali e realistici ma allo stesso tempo ironici e esilaranti.
Donald Antrim scava all’interno dei personaggi costruendo storie mai banali dove mette in mostra la parte meno esplorata della natura umana, la mente. Ci si ritrova davanti nella maggior parte delle volte a persone che hanno problemi psichici, persone che agli occhi di terzi potrebbero sembrare pazzi, ma è proprio attorno alla loro pazzia che l’autore costruisce i suoi mondi.
Il libro è un continuo crescendo, tuttavia le storie più belle a mio parere sono “Stagno di fango”, “Consolazione” e “Da quando”.
Senz’altro leggerò altro dello scrittore.

Parola di lettore.