Vi
consiglio un libro:
FIABE
ISLANDESI
Fiabe
islandesi
è una raccolta di fiabe originarie dell'Islanda tradotta dalla
traduttrice Silvia Cosimini
per Iperborea e
curata da Bruno Berni.
Pubblicato alla fine del 2016,
questo volume va ad unirsi al ciclo delle fiabe boreali
che ad
oggi comprende Fiabe
Lapponi, Fiabe Danesi e
Fiabe Islandesi.
Prima
di dirvi cos'è concretamente questo volume e cosa contiene, è mio dovere
fare una premessa e dirvi che le fiabe per l'Islanda hanno avuto una grandissima importanza nella storia.
Dal
1812
l’opera Kinder-
und Hausmärchen
dei fratelli Grimm
influenzò l'Europa in
modo tale che la maggior parte delle nazioni decise di pubblicare
a sua volta una raccolta con le proprie fiabe tradizionali. Così successe
anche nel mondo scandinavo, dove a distanza di poco tempo vennero
pubblicati i volumi Danske
folkeeventyr (fiabe
danesi), Norske folkeeventyr (fiabe norvegesi) e Svenska folk-sagor
och äfventyr
(fiabe svedesi).
All’appello mancava l'Islanda, così venne chiesto a Magnús
Grímmson
e a Jón
Árnason
di provvedere a tal compito.
Girando l’isola in lungo e in largo, i due studiosi riuscirono a riunire un
modesto quantitativo di racconti che vennero pubblicati in una
raccolta intitolata Íslenzk
Æfintýri
(fiabe
islandesi), che
nonostante il titolo, non conteneva nessuna fiaba.
Fu il tedesco Konrad Maurer nel 1858 a ricercare nuovo materiale – tra cui alcune fiabe – e a pubblicare un paio di anni più tardi quella che tutt’oggi risulta la prima vera raccolta di fiabe islandesi: Isländische Volkssagen. Questo volume, seguito da altre raccolte, venne pubblicato nel periodo in cui l'Islanda era ancora sotto il dominio danese e stava cercando di ottenere l'indipendenza; quindi si rivelarono un pezzo importante della storia ed ebbero il merito di aver contribuito a creare l'identità culturale dell’isola.
Fu il tedesco Konrad Maurer nel 1858 a ricercare nuovo materiale – tra cui alcune fiabe – e a pubblicare un paio di anni più tardi quella che tutt’oggi risulta la prima vera raccolta di fiabe islandesi: Isländische Volkssagen. Questo volume, seguito da altre raccolte, venne pubblicato nel periodo in cui l'Islanda era ancora sotto il dominio danese e stava cercando di ottenere l'indipendenza; quindi si rivelarono un pezzo importante della storia ed ebbero il merito di aver contribuito a creare l'identità culturale dell’isola.
In
oltre, la prima raccolta di fiabe islandesi è importante per aver trasformato una cultura che si
tramandava oralmente e che evolveva di generazione in
generazione, in opere scritte e tangibili, a cui tutti nel mondo avrebbero avuto accesso e aumentare così la figura di nazione che l'Islanda cercava
da diverso tempo.
In
questo volume sono raccolte trenta fiabe più o meno lunghe selezionate
dal vasto repertorio di fiabe orali della cultura islandese. Spesso si narra di troll e trollesse, di re e e regine e di donne e uomini
valorosi.
A mio parere le più belle sono La danza degli elfi nella notte di capodanno, Jón e la trollessa, Búkolla e il ragazzo, Þorsteinn il pidocchioso, Gorvömb, Rauðiboli e infine La genesi del popolo nascosto, una fiaba dove viene narrata l'origine degli Elfi.
A mio parere le più belle sono La danza degli elfi nella notte di capodanno, Jón e la trollessa, Búkolla e il ragazzo, Þorsteinn il pidocchioso, Gorvömb, Rauðiboli e infine La genesi del popolo nascosto, una fiaba dove viene narrata l'origine degli Elfi.
È
una lettura divertente e utile per comprendere questa nazione, accompagnata a fine libro da un'interessantissima postfazione della traduttrice dove viene narrata l'origine della prima raccolta di fiabe islandesi e tanto altro ancora.
Consigliato,
Parola
di lettore.
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