lunedì 14 agosto 2017

Il libro del mare di Morten A. Strøksnes

Morten A. Strøksnes è uno scrittore, giornalista e fotografo norvegese classe ’65. Dopo avere scritto recensioni e reportage di diverso genere, nel 2015 pubblica Havboka, un’opera non-fiction che gli permette di raggiungere il successo anche a livello internazionale. 

In Italia Havboka – eller Kunsten å fange en kjempehai fra en gummibåt på et stort hav gjennom fire årstider è un’opera pubblicata da Iperborea con il titolo Il libro del mare - O come andare a pesca di uno squalo gigante con un piccolo gommone in un vasto mare ed è tradotta da Francesco Felici. La prima edizione è datata Maggio 2017.

Nel libro vengono narrati i diversi tentativi compiuti dallo scrittore e dall’amico Hugo, di catturare il tanto famigerato squalo di Groenlandia su una barca di dimensioni certamente non adatte a trainare tale creatura.



Avendo acquistato Il libro del mare senza conoscere trama o altro, non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma avendo sempre amato qualunque titolo Iperborea, ho deciso di fidarmi ciecamente.
È un libro che ho letto in appena tre giorni, e dire che mi è piaciuto davvero tanto sarebbe riduttivo.
Anche se a prima vista può sembrare un semplice resoconto di un’esperienza in barca svolta nel magnifico scenario delle isole Lofoten, in realtà questo testo offre molto di più. La ricerca dello squalo, infatti, è un punto fisso sul quale l'autore fa perno per divagare su altri argomenti; dall'anatomia di una particolare specie marina, ad un'opera di Edgar Allan Poe. 
La ricerca effettiva, con tanto di descrizione della preparazione e quant'altro, è solo una piccola parte di quello che l'autore vuole trasmettere, e ho avuto l'impressione che questa fantomatica ricerca sia usata per narrarci di una ricerca differente, forse interiore.




Vista dallo spazio, la Corrente del Golfo somiglia alla Via Lattea, e dalla terra la Via Lattea somiglia alla Corrente del Golfo. Entrambe hanno in sé vortici a spirale in movimento. Nelle serie di fantascienza, le astronavi non somigliano agli aerei, ma a barche. Entrano continuamente in nebulose, tempeste di ioni e piogge di meteoriti, come una nave incontra nebbia d’avvezione, uragani o iceberg. Il capitano sta sul ponte e scruta oltre la coperta, il volto segnato dall’ansia. Se la caveranno? Se l’astronave ne uscirà troppo gravemente danneggiata, l’equipaggio dovrà correre alle scialuppe, o capsule di salvataggio. Persino i mostri dello spazio spesso assomigliano a creature che si trovano in mare.


Dunque questo libro contiene un vero e proprio mare di notizie che l’autore collega con maestria. È un manifesto letterario in cui scene di pesca degne di un vero e proprio saggio, lasciano spazio a situazioni della vita quotidiana nei dintorni di Skrova, fino ad arrivare a leggere di quello che non ci si aspetterebbe mai da un simile testo. È un libro che nella sua semplicità è davvero molto avvincente e interessante anche come per chi, come il sottoscritto, di mare e di pesca non sa quasi nulla.

Parola di lettore.

Hugo Aasjord è un artista che dipinge per lo più scenari astratti. Vedendo questo suo dipinto, non ho potuto fare a meno di pensare allo squalo di Groenlandia. Potete trovare altre sue opere sul sito http://hugoaasjord.com