domenica 29 gennaio 2017

Sulla collina di Ferramosca e Gulma



Sulla collina è una graphic-novel italiana frutto della collaborazione tra la sceneggiatrice Ilaria Ferramosca e l’illustratore Mauro Gulma. È pubblicata da Tunuè all’interno della collana Tipitondi, ed è uscita a metà 2016.

 

Ilaria Ferramosca è una scrittrice e sceneggiatrice originaria del Salento. Oltre ad aver sceneggiato diverse graphic-novel tra le quali Lea Garofalo: Una madre contro la 'ndrangheta (disegnato da Chiara Abastanotti) e Ragazzi di scorta - Rocco, Vito, Antonio: gli agenti di scorta di Giovanni Falcone (disegnato da G. Marco De Francisco), è attiva anche nella narrativa, dove ha pubblicato Cambi di prospettive e Sindromi e altri fatti d'inchiostro.



Mauro Gulma è un fumettista e illustratore nato a Milano nel 1981. Attualmente vive a Lecce dove lavora come insegnante alla scuola di fumetto Lupiae Comix. Nel 2012 ha vinto il concorso “Mind the difference”

 

Una notte, i fratelli Danilo e Simone e i loro due amici Fabio e Elia si incontrano in una zona boscosa della Puglia per entrare dentro ad un'abitazione che in passato era stata scena di un crimine. Il gruppo, dopo aver esitato per un po' di tempo, alla fine entra nella casa, dove qualcosa li spaventa e li mette in fuga. 

Gli anni passano, e una volta divenuti adulti i quattro amici si danno appuntamento nell’esatto posto in cui diverso tempo prima si erano ritrovati per quell’impresa, e attorno ad un fuoco, si divertono a ricordare  i bei momenti passati insieme.



All’interno di Sulla collina è presente un senso di fratellanza tra i personaggi notevole. Già dalle prime pagine e dai primi dialoghi, si capisce benissimo il legame che lega il gruppo di amici. Due fratelli, un nerd e un ragazzo con una famiglia instabile che prova a fare il duro ma che sotto è buono come il pane, restano uniti per “sconfiggere il male”. A me ha ricordato per diversi aspetti It, e lungo tutta la durata della lettura non ho potuto fare a meno di ritornare nei Barren con i perdenti. Sono certo che i fan di King non potranno fare a meno di apprezzare questa storia. Le scene, come i dialoghi, sono efficaci e mai banali. Ho apprezzato molto l’atmosfera ricreata anche attraverso determinate canzoni che si avvicinano ai miei gusti musicali: Flash of the blade degli Iron Maiden e Queen of the dark horizons dei Raphsody on fire. 



Ho trovato la storia un po’ troppo stringata. A mio parere poteva essere più lunga e non mi sarebbe dispiaciuto un focus più ampio sul periodo in cui si era consumato il fatto di cronaca nera.

Poteva essere interessante sapere qualcosa di più dei personaggi, soprattutto di Fabio, che tra tutti è quello più tormentato. Tuttavia trovo che la caratterizzazione sia descritta in maniera ottimale, soprattutto attraverso le tavole di Gulma.

In fin dei conti è una lettura piacevole, che si termina nel giro di un’oretta e non ti annoia mai.

Consigliato,

parola di lettore.