Sulla collina
è una graphic-novel italiana frutto della collaborazione tra la sceneggiatrice
Ilaria Ferramosca e l’illustratore Mauro Gulma. È pubblicata da Tunuè
all’interno della collana Tipitondi, ed è uscita a metà 2016.
Ilaria Ferramosca
è una scrittrice e sceneggiatrice originaria del Salento. Oltre ad aver
sceneggiato diverse graphic-novel tra le quali Lea Garofalo: Una madre
contro la 'ndrangheta (disegnato da Chiara Abastanotti) e Ragazzi
di scorta - Rocco, Vito, Antonio: gli agenti di scorta di Giovanni Falcone
(disegnato da G. Marco De Francisco), è attiva anche nella narrativa, dove ha
pubblicato Cambi di prospettive e Sindromi e altri fatti d'inchiostro.
Mauro
Gulma è un fumettista e illustratore nato a Milano nel 1981. Attualmente vive a
Lecce dove lavora come insegnante alla scuola di fumetto Lupiae Comix. Nel 2012
ha vinto il concorso “Mind the difference”
Una notte,
i fratelli Danilo e Simone e i loro due amici Fabio e Elia si incontrano in una
zona boscosa della Puglia per entrare dentro ad un'abitazione che in passato
era stata scena di un crimine. Il gruppo, dopo aver esitato per un po' di
tempo, alla fine entra nella casa, dove qualcosa li spaventa e li mette in fuga.
Gli anni
passano, e una volta divenuti adulti i quattro amici si danno appuntamento nell’esatto
posto in cui diverso tempo prima si erano ritrovati per quell’impresa, e attorno
ad un fuoco, si divertono a ricordare i bei momenti passati insieme.
All’interno
di Sulla collina è presente un senso di fratellanza tra i personaggi notevole.
Già dalle prime pagine e dai primi dialoghi, si capisce benissimo il legame che
lega il gruppo di amici. Due fratelli, un nerd e un ragazzo con una famiglia
instabile che prova a fare il duro ma che sotto è buono come il pane, restano
uniti per “sconfiggere il male”. A me ha ricordato per diversi aspetti It, e
lungo tutta la durata della lettura non ho potuto fare a meno di ritornare nei
Barren con i perdenti. Sono certo che i fan di King non potranno fare a meno
di apprezzare questa storia. Le scene, come i dialoghi, sono efficaci e mai
banali. Ho apprezzato molto l’atmosfera ricreata anche attraverso determinate
canzoni che si avvicinano ai miei gusti musicali: Flash of the blade degli Iron
Maiden e Queen of the dark horizons dei Raphsody on fire.
Ho trovato
la storia un po’ troppo stringata. A mio parere poteva essere più lunga e non
mi sarebbe dispiaciuto un focus più ampio sul periodo in cui si era consumato
il fatto di cronaca nera.
Poteva
essere interessante sapere qualcosa di più dei personaggi, soprattutto di
Fabio, che tra tutti è quello più tormentato. Tuttavia trovo che la
caratterizzazione sia descritta in maniera ottimale, soprattutto attraverso le
tavole di Gulma.
In fin dei
conti è una lettura piacevole, che si termina nel giro di un’oretta e non ti
annoia mai.
Consigliato,
Consigliato,
parola di lettore.