IL GRANDE GATSBY
Francis Scott
Fitzgerald è uno scrittore americano originario di Saint Paul nel
Minnesota. Nato alla fine dell’ottocento in una famiglia
benestante, è l’autore del romanzo The great Gatsby (tradotto
in italiano come Il grande Gatbsy), opera
ormai considerata un classico della letteratura americana. Uscito per
la prima volta nel 1925, questo libro venne pubblicato in Italia nel 1936 con la traduzione di Cesare Giardini e ad
oggi è presente in commercio in diverse edizioni. Personalmente l’ho
letto per la prima volta nell’edizione economica della Feltrinelli
(in foto) con la traduzione di Franca Cavagnoli e una seconda volta
in lingua originale nell’edizione dei classici della Penguin.
Negli
anni in cui ero più giovane e vulnerabile mio padre mi diede un
consiglio che da allora non ha mai smesso di agitarsi nella mia
mente. Ogni volta che ti viene voglia di criticare qualcuno,”mi
disse,“ ricorda che non tutti al mondo hanno avuto i vantaggi che
hai avuto tu.”
Non
disse altro, ma noi siamo sempre stati insolitamente comunicativi
sebbene con riserbo, e perciò capii che intendeva dire molto di più.
Di conseguenza tendo ad astenermi dal giudicare, un’abitudine che
ha portato molte indoli curiose ad aprirsi con me e che mi ha reso
vittima di non pochi inveterati seccatori.
È
con questo incipit che Nick Carraway comincia a narrarci la storia
del suo soggiorno a West Egg. Appena fuori la città di New York,
abita isolato da tutto e tutti, tranne dal misterioso proprietario
dell’enorme villa sul lato opposto del corso d'acqua, il suo unico
vicino.
Va a trovare la sua cugina Daisy e suo marito Tom Buchanan ed è qui
che conosce una star del golf di nome Jordan Baker che gli parla per
la prima volta del suo vicino, questo misterioso Jay Gatsby. La sua
particolarità più grande è che nonostante organizzi feste in
continuazione, nessuno conosce il suo passato. C’è chi crede che
sia un assassino e chi lo definisce un uomo d’affari. Nick
partecipa ad una festa dove scopre poi di essere l’unico invitato
da Gatsby in persona, ed è lì che lo conosce. I due incominciano
un’amicizia particolare che grazie alla timidezza di Nick e al
carattere forte e dirompente di Gatsby si trasforma in qualcosa di
più fraterno. Gatsby svela a Nick di essere innamorato perso di sua
cugina Daisy con la quale aveva avuto una storia in passato. Lui e
Daisy si rivedranno, ma a sbarrare la loro strada saranno Tom, la sua
amante e il marito.
Sicuramente Il Grande Gatsby è uno dei miei romanzi preferiti. Fitzgerald è un mago a descrivere i suoi personaggi e gli ambienti che fanno da sfondo alla storia. Stiamo parlando di una storia semplice, non troppo contorta ma allo stesso tempo geniale. Il tema universale, trattato in mondo egregio nel romanzo, è l’amore incondizionato per un’altra persona, ma si possono riconoscere altrettanti contenuti. Per esempio lo scrittore si sofferma più volte a descrivere l’epoca in cui il romanzo si svolge, lo stile di vita sfarzoso e alcune volte esagerato dei personaggi. I tradimenti, i difetti e i pregi di questi, vogliono essere a mio modesto parere una denuncia alla società dell’epoca. Il finale è spettacolare e denso di significato. Lo stesso Jay Gatsby che organizzava feste di successo è lo stesso che muore solo, con accanto soltanto suo padre e il suo grande amico Nick Carraway.
Sicuramente Il Grande Gatsby è uno dei miei romanzi preferiti. Fitzgerald è un mago a descrivere i suoi personaggi e gli ambienti che fanno da sfondo alla storia. Stiamo parlando di una storia semplice, non troppo contorta ma allo stesso tempo geniale. Il tema universale, trattato in mondo egregio nel romanzo, è l’amore incondizionato per un’altra persona, ma si possono riconoscere altrettanti contenuti. Per esempio lo scrittore si sofferma più volte a descrivere l’epoca in cui il romanzo si svolge, lo stile di vita sfarzoso e alcune volte esagerato dei personaggi. I tradimenti, i difetti e i pregi di questi, vogliono essere a mio modesto parere una denuncia alla società dell’epoca. Il finale è spettacolare e denso di significato. Lo stesso Jay Gatsby che organizzava feste di successo è lo stesso che muore solo, con accanto soltanto suo padre e il suo grande amico Nick Carraway.
Da quest’opera sono state
tratte diverse rappresentazioni. Tra queste vi consiglio gli omonimi
film del 1974 e del 2013. Il primo diretto da Jack Clayton con Mia
Farrow, Robert Redfort e Scott Wilson; il secondo diretto da Baz
Luhrmann con Leonardo DiCaprio, Carey
Mulligan e Toby McGuire.
Libro assolutamente da leggere,
Parola di lettore.