Oggi voglio parlarvi di un racconto diverso da quello che viene affrontato solitamente all’interno di questo blog. Voglio infatti parlarvi del racconto di viaggio dell’autore norvegese Karl Ove Knausgård scritto per il quotidiano americano The New York Times con l’intenzione di narrare dal suo punto di vista di uomo europeo, le sensazioni e le emozioni provate dai Vichinghi al momento del loro sbarco in America. Il racconto è diviso in due parti, ne consiglio la lettura direttamente dal sito in quanto correlato dalle splendide immagini scattate dal fotografo Peter Van Agtmael.
Karl Ove Knausgård è uno scrittore norvegese classe ‘68 divenuto famoso con il ciclo di sei romanzi autobiografici dal titolo “La mia lotta”. In Italia sono pubblicati da Feltrinelli i primi quattro volumi: La morte del padre, Un uomo innamorato, L’isola dell’infanzia e Ballando al buio. Questa estate dovrebbe uscire il quinto volume, intitolato La pioggia deve cadere.
Peter Van Agtmael è un fotografo statunitense nato a Washington DC nel ’81. Ha pubblicato Disco Night Sept 11, uscito nel 2014, e Buzzing at the Sill, uscito lo scorso anno. Il primo è un progetto fotografico sull’America post 11 settembre, mentre il secondo riguarda l’America e le sue guerre.


Karl Ove è in volo per Toronto e quando si ricorda di essere senza patente, ormai è troppo tardi per tornare indietro a rimediare. Al suo arrivo, non riesce a farsi spedire un certificato che attesta la sua abilità di guida e solo dopo qualche giorno, fortunatamente riesce a risolvere il problema. Incontra Peter, il fotografo che dovrebbe seguirlo lungo tutto il viaggio e con il quale lo scrittore troverà una particolare sintonia nonostante i due abbiamo caratteri molto diversi.

Da grande estimatore dell’autore ho trovato questo testo leggermente sottotono. È ovviamente scritto bene, ti tiene attaccato al foglio dall’inizio alla fine, tuttavia una volta giunto alla fine mi sono sentito leggermente disorientato.

Parola di Lettore.
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